giovedì 1 maggio 2014

FIABA SUL RISPETTO DELL'ALTRO (1° parte)“L'albero della gioia”

“L'albero della gioia”

Esisteva, tantissimo tempo fa, un parco stupendo. Si trovava in un luogo molto molto lontano e misterioso.
I bambini erano soliti andare a giocarvi. Si divertivano a rincorrersi, giocavano a nascondino o si sedevano per raccontarsi storie magiche inventate da loro stessi.
La particolarità di questo luogo era il suo aspetto che lasciava trasparire nell’aria qualcosa di magico e incantato. Questo parco si presentava come un intreccio dai mille colori dati dagli alberi che c’erano. Lo splendente colore giallo degli alberi della mimosa si intrecciava con il colore bianco dei ciliegi, o il colore lilla degli alberi di prugne con il rosa degli alberi del pesco.
Come d’incanto, poi, i raggi del caldo sole si divertivano a ballare con questi colori che, insieme anche al verde delle piante, creavano giochi di luce magnifici e splendidi arcobaleni attraverso i quali i bambini si rincorrevano e giocavano. Era uno spettacolo straordinario che potete immaginare solo con la fantasia….
L’atmosfera era poi rallegrata dai gradevolissimi profumi emanati da ogni albero e da ogni fiore, e il volo leggiadro di farfalle variopinte rendeva sempre più piacevole e fiabesco il parco. Le risa dei bambini si innalzavano nell’aria tiepida fino a giungere in ogni angolo del parco…… o forse in ogni angolo del parco…
 C'era infatti un angolo dove nessun bambino amava andare. Si trovava lungo un sentiero all'interno del parco stesso ma dove però non cresceva neanche un filo d'erba. In quell'angolo la luce dei meravigliosi colori dell'arcobaleno non era mai arrivata.  Da circa metà sentiero sembrava allungarsi  un'ombra alquanto strana. Essa era piuttosto lunga e aveva origine da qualcosa nascosto in quell'angolo sperduto e, i bambini non avevano certo voglia di scoprire a chi appartenesse quell'ombra, data la paura. Questo era il vero motivo per cui quell'angolo era diventato solitario e abbandonato da tutti.
Quel giorno, l'aria sembrava stranamente  triste ed in effetti accadde che il vento alzò nell'aria strane  gocce come di rugiada che sapevano di un sapore amaro. Appartenevano infatti a.......
 FINE PRIMA PARTE                                                                                                   (giuba)

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