A MIO PADRE
China la testa ti aggiri
tra
misteriosi silenzi.
Fiori in
mano.
Foto con
sguardi fissi
di
grandi e di piccini.
Sembrano
opache.
Vasi
vuoti e abbandonati,
fiori di
plastica.
Per non
ricordare.
Luci a
volte spente
per chi
dimentica.
Chi ha
amato.
Brilla,
invece, la tua lapide
da
troppo tempo lì.
Mai sola.
Traspare
la tua foto
dietro
un vetro,
lucido.
Traspaiono
i tuoi occhi,
con
ancora il tuo sguardo
profondo
e sincero.
Traspari
Tu, sempre vivo
in me.
Con me.
giuba
giuba
