giovedì 6 marzo 2014

FIABA SULLE MOLECOLE Fine “Alla scoperta della materia”

“Alla scoperta della materia”



I due piccoli scienziati raggiunsero il bicchiere e arrivati fin sul bordo presero fiato e si tuffarono nell’acqua limpida. Impiegarono un attimo a scoprire di essere osservati. Che stupore! Anche nella materia dell’acqua c’erano le molecole ma, stranamente ci si poteva passare in mezzo. Queste loro amiche erano libere di nuotare e invitarono a giocare con loro anche Tim e Tom. Inutile dire che il divertimento fu tanto. Poi venne il momento di lasciare le molecole. Si salutarono felicemente e con un salto i due scienziati sbalzarono fuori dal bicchiere.
Di gran lena e soddisfatti registrarono: materia liquida= tante molecole e tanto spazio.
Tim e Tom decisero di continuare il loro viaggio attraverso la materia.
Sentirono delle risate provenire dalla strada adiacente al loro laboratorio. Erano dei bambini che giocavano allegramente. Uno di loro si divertiva con delle bolle di sapone. Fu in quel momento che, portata delicatamente dal vento, una leggera e rosea bolla di sapone entrò dalla finestra. Essa sorvolò leggiadramente la stanza fluttuando sul tavolo dove si trovavano Tim e Tom.
La decisione venne alla mente istantaneamente ad entrambi e, in un salto improvviso si trovarono dentro la bolla a fluttuare nella materia dell’aria. Magia! Ritrovarono anche qui le loro amiche molecole che erano sparse da ogni parte. Certo erano poche e per questo potevano divertirsi a volare dove volevano, su e giù, a destra e a sinistra. C’era uno spazio immenso! Passarono l’intera giornata a giocare con loro. Poi, ormai stanchi, decisero che era giunta l’ora di salutarsi.
Fu così che, usciti dalla bolla, si diressero verso la macchina che ingrandiva e, schiacciato il pomello, quello blu e posto in basso, tornarono alle loro normali dimensioni.
Registrarono subito: materia gassosa= poche molecole e tantissimo spazio.
Il loro viaggio era finito, ma non si erano mai divertiti così tanto e si promisero di farne altri alla scoperta di chissà che cosa!

Fine                                                   ( giuba )

mercoledì 5 marzo 2014

FIABA SULLE MOLECOLE “Alla scoperta della materia”

“Alla scoperta della materia”



C’erano una volta due piccoli e curiosissimi scienziati, Tim e Tom. Sapevano che tutto ciò che li circondava era fatto di materia e desideravano scoprire cosa ci fosse dentro.
Da sempre molto ingegnosi, avevano inventato una macchina per ingrandire ed una macchina per rimpicciolire.
Quella mattina si alzarono di gran lena e decisi sul da farsi. Erano giorni che pensavano ad una strategia per conoscere a fondo la materia e, ora che avevano trovato la soluzione, avevano fretta di agire.
Presero dunque un foglio di carta ed una penna ciascuno, e si diressero verso una delle due macchine da loro inventate. Fu questione di un attimo, il tempo di entravi entrambi, di schiacciare quel curioso pomello rosso e in un lampo, quasi accecante …si rimpicciolirono!
Tim e Tom, ormai diventati microscopici, si avvicinarono alla gamba di una sedia e facendo leva con le loro invisibili mani cercarono di entrarci. Non ci riuscirono. Continuarono a spingere sempre più, convinti che dovevano per forza entrare nella materia della sedia visto che erano microscopici. Purtroppo riuscirono solo a scrutare dentro. E… magia! Videro tantissimi occhietti vispi che li guardavano fissandoli quasi con atteggiamento di rimprovero, completamente schierati come tanti soldatini. Tim e Tom avevano scoperto finalmente cosa ci fosse dentro la materia: le molecole, degli “elementi” molto vicini gli uni agli altri, e stretti  stretti tra loro ripetevano a Tim e a Tom:- Non entrate! Andate via, perché qui non c’è posto neanche per un altro di noi figuriamoci per voi!!-
Tim e Tom andarono via un po’ delusi perché avevano solo visto cosa c’era dentro la materia ma essi erano convinti che ci si potesse anche entrare. E registrarono sui fogli: materia solida= tantissime molecole e niente spazio.
Non si persero d’animo e vollero ancora provarci e così con decisione si arrampicarono su per la sedia. Volevano raggiungere un bicchiere posto sul tavolo con dell’acqua dentro.
Erano curiosi di scoprire se potevano entrare nella materia dell’acqua.
Così giunti sul tavolo, raggiunsero il bicchiere e…
Prima parte                                  ( giuba )

lunedì 3 marzo 2014

FIABA SUL RISPETTO DELLA NATURA: fine“Il mondo di Leon”

“Il mondo di Leon”


In quel momento Leon sentì un dolore acuto alla testa e gli parve che i colori meravigliosi, il profumo inebriante di gelsomino e i suoi fantastici amici stessero pian piano scomparendo, come risucchiati da una fitta nebbia.

Finché tutto intorno a lui divenne buio.
Leon era stanco del buio e molto amareggiato che quella splendida visione era scomparsa, così, come se non fosse mai esistita. Così con grande fatica e sforzo aprì delicatamente gli occhi. Intorno a lui una luce, che sebbene fosse soffusa, gli dava fastidio. Certo non aveva nulla a che vedere con la luce magnifica e per nulla irritante, anzi confortante, della sua eterea visione!
Iniziò a sentire della voci, che sembravano sussurrare:- Ha aperto gli occhi!. Si sta svegliando! Corri, corri chiama il dottore!- Istantaneamente delle mani  gli carezzavano il suo visetto, e sentì scorrere sulle gote, umide gocce .
Non ci mise molto a comprendere che era la sua mamma. Le sua mani avevano sempre trasmesso quel calore, come scordarselo? Erano i gesti protettivi della sua mamma che lo avevano sempre accompagnato in ogni momento della giornata. Ed ora riusciva a sentire il sapore dolciastro di quelle lacrime materne che gli rigavano il visetto. Lo splendido sorriso della mamma poi gli si aprì davanti agli occhi ancora semi socchiusi, quando all’improvviso si sentì abbracciare fortemente quasi a fargli mancare il respiro: era il suo papà che, come la mamma non lo aveva mai lasciato solo.
Ora Leon  era completamente sveglio. Si era ripreso del tutto, la febbre era scesa. Seppe poi che in quel letto aveva trascorso sette giorni senza mai riaprire gli occhi. Aveva preso un gran brutto colpo alla testa quando cadde nel bosco e i suoi polmoni avevano respirato troppo fumo.
Sapete? Leon fu premiato con una medaglia di riconoscimento al merito per aver salvaguardato l’incolumità del bosco e dei suoi abitanti con il suo coraggio. Gli artefici dell’incendio doloso furono presi subito e fatti arrestare.
Leon ha potuto frequentare le scuole senza più nessun problema di tasse, ormai era un eroe ed era un  piacere per gli insegnanti avere un allievo così!
Adesso è diventato una guardia forestale, ama il suo lavoro, i boschi e le montagne.

Ma soprattutto ama parlare con le sue amiche farfalle e ama raccontare a tutti il suo viaggio straordinario, raccontandolo come un sogno, sebbene lui sa, e noi sappiamo, che non è stato affatto un sogno ma una magnifica esperienza reale di Leon in un’altra dimensione, più vera che mai!
FINE                                                                                                                            ( giuba )