lunedì 3 marzo 2014

FIABA SUL RISPETTO DELLA NATURA: fine“Il mondo di Leon”

“Il mondo di Leon”


In quel momento Leon sentì un dolore acuto alla testa e gli parve che i colori meravigliosi, il profumo inebriante di gelsomino e i suoi fantastici amici stessero pian piano scomparendo, come risucchiati da una fitta nebbia.

Finché tutto intorno a lui divenne buio.
Leon era stanco del buio e molto amareggiato che quella splendida visione era scomparsa, così, come se non fosse mai esistita. Così con grande fatica e sforzo aprì delicatamente gli occhi. Intorno a lui una luce, che sebbene fosse soffusa, gli dava fastidio. Certo non aveva nulla a che vedere con la luce magnifica e per nulla irritante, anzi confortante, della sua eterea visione!
Iniziò a sentire della voci, che sembravano sussurrare:- Ha aperto gli occhi!. Si sta svegliando! Corri, corri chiama il dottore!- Istantaneamente delle mani  gli carezzavano il suo visetto, e sentì scorrere sulle gote, umide gocce .
Non ci mise molto a comprendere che era la sua mamma. Le sua mani avevano sempre trasmesso quel calore, come scordarselo? Erano i gesti protettivi della sua mamma che lo avevano sempre accompagnato in ogni momento della giornata. Ed ora riusciva a sentire il sapore dolciastro di quelle lacrime materne che gli rigavano il visetto. Lo splendido sorriso della mamma poi gli si aprì davanti agli occhi ancora semi socchiusi, quando all’improvviso si sentì abbracciare fortemente quasi a fargli mancare il respiro: era il suo papà che, come la mamma non lo aveva mai lasciato solo.
Ora Leon  era completamente sveglio. Si era ripreso del tutto, la febbre era scesa. Seppe poi che in quel letto aveva trascorso sette giorni senza mai riaprire gli occhi. Aveva preso un gran brutto colpo alla testa quando cadde nel bosco e i suoi polmoni avevano respirato troppo fumo.
Sapete? Leon fu premiato con una medaglia di riconoscimento al merito per aver salvaguardato l’incolumità del bosco e dei suoi abitanti con il suo coraggio. Gli artefici dell’incendio doloso furono presi subito e fatti arrestare.
Leon ha potuto frequentare le scuole senza più nessun problema di tasse, ormai era un eroe ed era un  piacere per gli insegnanti avere un allievo così!
Adesso è diventato una guardia forestale, ama il suo lavoro, i boschi e le montagne.

Ma soprattutto ama parlare con le sue amiche farfalle e ama raccontare a tutti il suo viaggio straordinario, raccontandolo come un sogno, sebbene lui sa, e noi sappiamo, che non è stato affatto un sogno ma una magnifica esperienza reale di Leon in un’altra dimensione, più vera che mai!
FINE                                                                                                                            ( giuba )

 

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