In
quel momento Leon sentì un dolore acuto alla testa e gli parve che i colori
meravigliosi, il profumo inebriante di gelsomino e i suoi fantastici amici
stessero pian piano scomparendo, come risucchiati da una fitta nebbia.
Finché
tutto intorno a lui divenne buio.
Leon
era stanco del buio e molto amareggiato che quella splendida visione era
scomparsa, così, come se non fosse mai esistita. Così con grande fatica e
sforzo aprì delicatamente gli occhi. Intorno a lui una luce, che sebbene fosse
soffusa, gli dava fastidio. Certo non aveva nulla a che vedere con la luce
magnifica e per nulla irritante, anzi confortante, della sua eterea visione!
Iniziò a sentire della voci, che sembravano sussurrare:- Ha aperto gli occhi!. Si
sta svegliando! Corri, corri chiama il dottore!- Istantaneamente delle mani gli
carezzavano il suo visetto, e sentì scorrere sulle gote, umide gocce .
Ora
Leon era completamente sveglio. Si era ripreso del tutto, la febbre era
scesa. Seppe poi che in quel letto aveva trascorso sette giorni senza mai
riaprire gli occhi. Aveva preso un gran brutto colpo alla testa quando cadde
nel bosco e i suoi polmoni avevano respirato troppo fumo.
Sapete?
Leon fu premiato con una medaglia di riconoscimento al merito per aver
salvaguardato l’incolumità del bosco e dei suoi abitanti con il suo coraggio.
Gli artefici dell’incendio doloso furono presi subito e fatti arrestare.
Leon
ha potuto frequentare le scuole senza più nessun problema di tasse, ormai era
un eroe ed era un piacere per gli
insegnanti avere un allievo così!
Adesso
è diventato una guardia forestale, ama il suo lavoro, i boschi e le montagne.
Ma
soprattutto ama parlare con le sue amiche farfalle e ama raccontare a tutti il
suo viaggio straordinario, raccontandolo come un sogno, sebbene lui sa, e noi
sappiamo, che non è stato affatto un sogno ma una magnifica esperienza reale di
Leon in un’altra dimensione, più vera che mai!
FINE
( giuba )
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