lunedì 24 febbraio 2014

FIABA SUL RISPETTO DELLA NATURA: 3°“Il mondo di Leon”



“Il mondo di Leon”


Le meravigliose farfalle, oltrepassando la coltre di fumo ora nera, si diressero, volteggiando tra i rami degli alberi e schivando scintille infuocate, verso la direzione d’uscita del bosco. Raggiunsero prestissimo la casa di Leon. Fuori e dentro casa si era radunata una folla di persone, sembravano agitate. Poi, tra la folla si intravide una donna, che disperata affondava il suo volto, scavato e rigato dalle lacrime, sulla spalla del marito. Erano i genitori di Leon che, non vedendolo ritornare, avevano chiamato in aiuto tutti coloro che potevano intervenire. Nessuno di loro si era accorto del fumo che si stava alzando tra gli alberi: era molto lontano. E nessuno di loro sapeva da che parte andare nel bosco, la direzioni potevano essere molteplici e si stavano mettendo d’accordo su come dividersi in squadre di ricerca.

La regina delle farfalle con un battito di ali si avvicinò all’orecchio della donna e le sussurrò di osservare il bosco in una certa direzione ma guardando con attenzione. Seguendo quella direzione avrebbe ritrovato Leon. La donna sollevatasi dalla spalla del marito, piangendo osservò lì, dove le era stato ordinato di guardare e,…c’era del fumo! In meno di un secondo tutti si diressero di corsa verso il fumo che ora lasciava trasparire anche scintille infuocate. 
Tutti si armarono di coperte, di secchi d’acqua e unirono anche catene di tubi collegando il primo ad una fonte d’acqua di sorgente.

Nel frattempo Leon era salito su una meravigliosa scala, sembrava attraversare l’arcobaleno…che posto magnifico! Non aveva mai visto nulla di simile! Lo aspettavano tantissimi amici del bosco con i quali stette tutto il tempo a giocare rincorrendosi tra i prati in fiore. 
Il cielo era magnifico, quel grigio cupo ora era solo un ricordo. Poteva volare con le rondini tra le nuvole rosee e un piacevolissimo profumo di gelsomino si librava nell’aria. La temperatura era gradevole. Egli non si era mai divertito tanto e soprattutto non aveva mai avuto tanti amici. Leon poteva comunicare con tutti loro.

Stava così bene, avrebbe voluto rimanere lì per sempre, poi un pensiero gli sfiorò la mente: mamma e papà…

Pensò che aveva giocato abbastanza e che forse era venuto il momento di tornare a casa. Ma verso quale direzione? In quel momento Leon….

FINE TERZA PARTE                            (giuba)

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